Lavanda o Lavandino?
Scritto il 25 Luglio 2023
Simboli della Provenza, i campi blu a perdita d’occhio attirano ogni anno migliaia di turisti tra metà giugno e metà luglio nella regione, affascinati da questi piccoli fiori profumati.
Si parla di «campi di lavanda» e mai di campi di lavandino, eppure… Le vaste distese blu dell’altopiano di Valensole non sono campi di «lavanda vera», ma di «Lavandula hybrida», cioè di lavandino.
Non c’è motivo di essere delusi, perché queste due piante, molto vicine, hanno entrambe molto da offrire. Alcune spiegazioni per aiutarvi a riconoscerli e imparare ad apprezzarli per le loro rispettive proprietà.
Origine e cultura:
La lavanda fine (Lavandula angustifolia) è una pianta originaria delle regioni montuose del bacino del Mediterraneo. È coltivata a partire da 800 metri di altitudine per i suoi usi terapeutici e aromatici.
Il lavandino (Lavandula intermedia o hybrida) è un ibrido naturale risultante dall’incrocio tra lavanda vera e lavanda aspic (Lavandula latifolia). È stato sviluppato per migliorare la produzione di olio essenziale e può essere coltivato fino a circa 800 metri di altitudine.
I rilievi contrastanti della Provenza permettono quindi la coltivazione di questi due fiori su gran parte del suo territorio.
Lavandula intermédia
Lavandula angustifolia
Caratteristiche botaniche:
La lavanda vera è una piccola pianta perenne, di solito tra i 30 e i 60 centimetri di altezza. Si distingue per i suoi fiori delicati e le foglie strette di colore grigio-verde. Il lavandino, è una pianta più grande, spesso raggiungendo più di un metro di altezza. I suoi fiori sono più larghi e più vistosi di quelli della lavanda vera. D’altra parte, la lavanda presenta un solo fusto, mentre il lavandino presenta sempre un forcone a tre spighe.
Profumo e composizione chimica:
La vera lavanda ha un profumo dolce, floreale e rilassante. Il suo olio essenziale è ricco di esteri, che gli conferisce proprietà rilassanti e calmanti. Il lavandino emana un profumo più potente e più canforato. Il suo olio essenziale contiene una maggiore quantità di canfora e chetoni, che gli conferisce proprietà antisettiche ed espettoranti.
Metodo di estrazione:
Sia per la lavanda che per il lavandino, l’olio essenziale è ottenuto per trascinamento al vapore acqueo (distillazione).
Usi e benefici:
La lavanda vera è apprezzata per le sue proprietà rilassanti e l’effetto calmante sul sistema nervoso. Viene spesso utilizzata in aromaterapia per alleviare stress, insonnia e mal di testa. Il lavandino, d’altra parte, è più usato nei prodotti per la casa e nei profumi grazie al suo profumo potente e duraturo. È anche utile per alleviare il dolore muscolare e articolare.
Entrambi sono ottimi repellenti per zanzare e pidocchi, ma per tali usi si preferirà l’olio essenziale di lavandino, meno costoso.
I fiori secchi di lavandino profumano piacevolmente gli armadi tenendo le falene lontano.
Durata e durata di conservazione:
La lavanda vera ha una vita più lunga del lavandino a causa del suo più alto contenuto di esteri. Il suo profumo si conserva bene nei cosmetici e nelle miscele di oli essenziali. Il lavandino è spesso utilizzato per le sue proprietà disinfettanti e l’azione repellente contro gli insetti.
Vediamo quindi che questi due fiori indispensabili della Provenza occupano un posto di rilievo nella vita quotidiana.
Se siete un appassionato del profumo delicato e arioso della lavanda vera, lo ritroverete da Galimard nella nostra Eau de Cologne Lavande e nelle nostre fragranze rinfrescanti per la casa, declinate in candela, profumo d’ambiente o diffusore per creare un’atmosfera rilassante.
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La lavanda non è un ingrediente caratteristico delle fragranze femminili ma potete trovarla nella nostra fragranza «Solenzara» le cui note di cuore emblematiche di gelsomino e di fiori d’arancio sono aerate da un tocco di lavanda.
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